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di eudosso, di callippo e di aristotele 107

saldo, che per ciascun astro il numero delle sfere restituenti sia d’una unità minore di quello delle deferenti; quindi per Crono e per Giove, che hanno quattro deferenti, tre saranno le restituenti per ciascuno; per gli altri quattro, Ares, Afrodite, Ermes e Sole, che hanno cinque deferenti, le restituenti saranno quattro. Da Crono e da Giove abbiamo dunque due volte tre restituenti, quattro volte quattro eia Ares, Afrodite, Ermes e Sole: tutte insieme sono perciò ventidue. Ma da Crono e da Giove abbiamo otto deferenti, venticinque dagli altri cinque. Alle trentatrè deferenti sommando le ventidue restituenti si ha il numero totale di cinquantacinque sfere. Perchè alle deferenti della Luna non occorrono restituenti, dicendo Aristotele, che quelle non hanno ad esser rivolte in contrario, che portano l’astro inferiore a tutti gli altri. È dunque palese, che tale appunto dev’essere il numero di tutte.

12. Quello poi che soggiunse Aristotele, «che se al Sole ed alla Luna non si aggiungono i movimenti che abbiamo detto, il numero totale delle sfere è di quarantasette», ha prodotto confusione. Perchè, se leviamo le due sfere del Sole e della Luna aggiunte da Callippo, è chiaro che bisogna toglierne al Sole due altre restituenti contrarie a quelle (perchè tolte le due prime, bisogna anche levare quelle che ne distruggon la rotazione): in tutto bisogna dunque levarne sei, cioè, due deferenti e due restituenti del Sole, più le due aggiunte alla Luna da Callippo: così facendo però, invece di quarantasette, peri numero totale rimane quarantanove. Aristotele disse quarantasette, forse non facendo attenzione, che alla Luna non quattro, ma solo due bisogna levarne1. A meno che non si voglia dire, ch’egli abbia tolto al Sole le quattro sfere restituenti da lui stesso aggiunte, più le due aggiunte da Callippo: con che dalle 55 hannosi a sottrarre 8, e rimane 47, numero voluto. Noi potremmo qui ben concedere, che siano tolte le sfere restituenti alla seconda e alla terza delle deferenti solari, avendo egli stesso detto, che le sfere inferiori non hanno le restituenti che ne distruggano il moto2: tuttavia Sosigene

  1. Questa sembra la spiegazione più probabile dell’errore dello Stagirita.
  2. Simplicio vuol dire, che, data la facoltà di privare delle loro restituenti un certo nnmero delle deferenti più basse, si può privarne non solo lo deferenti della Luna, ma anche le due ultim e sfere del Sole, senza contraddire alla lettera del testo aristotelico.