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96 le sfere omocentriche

supposizioni cioè di moti regolari ed ordinati si potessero rappresentare i fenomeni osservati nei movimenti dei pianeti... Eudosso di Cnido assunse a tal bisogno l’ipotesi delle sfere dette revolventi1.

2. Ad Eudosso dunque, ed a quelli che furono prima di lui, pareva il Sole moversi di tre movimenti, cioè di quello che segue la rivoluzione delle fisse da oriente in occidente, del moto che conduce secondo l’ordine inverso per i dodici segni, e d’un terzo movimento laterale rispetto al circolo mediano dello zodiaco; il qual ultimo fu concluso da questo, che il Sole nei solstizi estivi ed invernali non sorge sempre dal medesimo luogo2. Per questo Eudosso stabilì, il medesimo esser portato da tre sfere, che Teofrasto chiama ἀνάστρους (prive di stelle), perchè non portano alcuna stella, connessa ciascuna con le inferiori, e condotta in giro dalle superiori. Perchè, essendo il Sole animato da tre movimenti, era impossibile farlo muovere in contrarie parti da una sola ed identica sfera; essendo che nè il Sole, nè la Luna, nè gli altri pianeti si muovono da loro medesimi, ma vanno in giro fissati sopra un corpo circolare. Veramente, se il giro del movimento in longitudine si facesse nel medesimo tempo, che la digressione secondo la latitudine, sarebbero sufficienti due sfere: una pel moto, secondo le fisse da oriente in occidente; l’altra girante intorno ad un asse fissato nella prima perpendicolarmente al circolo obliquo, lungo il quale apparirebbe il Sole fare il suo cammino. Così non essendo le cose, e tal circolo essendo percorso in un tempo diverso da quello in cui si restituiscono le

    memoria, che l’aldina non è un testo originale, ma sì bene una traduzione in greco, fatta sopra una versione latina anteriore. Vedi Peyron, Empedoclis et Parmenidis fragmenta ex codice Taur. restituta et illustrata, Lipsiæ 1810, pp. 3-26. Ho pure fatto confrontare alcuni passi col Codice di Simplicio, che esiste presso la Biblioteca della Regia Università di Torino.

  1. ἀνελιττουσῶν. È il nome con cui si trovano frequentemente designate le sfere d’Eudosso dagli autori posteriori a lui. Ho evitato nella presente memoria questa designazione, come quella che presenta qualche ambiguità, avendo Aristotele (v. qui sopra Appendice I) designato col medesimo nome quella classe speciale di sfere da lui aggiunte, che servono a distruggere i movimenti delle altre. Noi indicheremo sempre col nome di deferenti le sfere motrici: con quello di restituenti o reagenti quelle aggiunte da Aristotele: col nome generale di omocentriche o di revolventi l’insieme delle une e delle altre, come nel corso della memoria si è fatto.
  2. Sottintendi dell’orizzonte.