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sulla origine delle stelle cadenti. 89

sibile, nell’apparizione del 1845, agli osservatori: (essa fu veduta per la prima volta a Roma il 26 Novembre 1845). La duplicità della cometa del resto da principio rimase inavvertita, forse a cagione delle grandi fluttuazioni di luce che rendevano meno visibile or l’uno or l’altro dei due capi: così che sebbene Herrick e Bradley a Newhaven già constatassero quella duplicità fin dal giorno 29 Dicembre 1845, le osservazioni regolari dell’apparenze fisiche dei due capi non cominciarono che col 13 Gennaio 1846 per opera di Maury all’osservatorio di Washington, e in Europa più tardi ancora, cioè il 15 Gennaio all’osservatorio di Königsberg. Secondo i calcoli di Hubbard la distanza fra le due parti il giorno 10 Febbraio 1846 quando la cometa si trovò nella massima vicinanza al Sole, fu di 160 mila miglia italiane; esse si seguivano descrivendo orbite quasi assolutamente identiche intorno al Sole e la seconda parte correva dietro alla prima ad un intervallo di due ore: vale a dire, che la seconda cometa occupava quasi esattamente ad ogni momento la posizione, in cui l’altra si era trovata due ore prima.

Nell’apparizione consecutiva la cometa fu riconosciuta per la prima volta dal R. P. Secchi nel grande rifrattore di Roma il 25 Agosto 1852; ma per allora ne fu visto un solo capo: l’altro