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e loro associazione colle comete. | 75 |
locità con cui noi vediamo cadere le Leonidi nella nostra atmosfera. Questa è all’incirca la più grande velocità possibile nelle cadute meteoriche.
Se la corrente delle Leonidi occupasse tutta intiera l’orbita loro, e fosse dappertutto ugualmente densa, ogni anno all’arrivare della Terra in T, cioè intorno al 14 Novembre, dovremmo subire l’urto di una splendidissima pioggia meteorica, come furono quelle del 1799, del 1833, e del 1866. Ma poichè queste splendide piogge hanno il maximum d’intensità in un anno determinato del periodo e tosto affievoliscono nei quattro o cinque anni seguenti, per ridursi a poco o meno che nulla nel resto del periodo di 33 ¼ anni: dobbiamo concludere, che la corrente meteorica occupa sull’orbita colla sua parte più densa un arco non molto lungo; che una parte consecutiva meno densa occupa un’altra porzione eguale a circa un sesto del totale, e che finalmente il resto dell’orbita è quasi vuoto, e che lungh’essa la corrente esiste, ma in un grado estremamente debole di densità. Quando ad intervalli di 33 ¼ anni passa in T la parte più densa, succede il maximum dei grandi ritorni delle Leonidi; nei cinque o sei anni seguenti passa in T la parte di densità mezzana, e si hanno piogge di Leonidi ancora distinte, ma non splendide: nel resto del periodo non rimangon che