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e loro associazione colle comete. 61

sione che ne nasce nella mente di chi vuol seguire i progressi del sapere è ancora il minore dei mali che ne conseguono. Allo studioso, assediato da ogni parte da bizzarre ipotesi e da mentite scoperte, non rimane altro che racchiudersi in un severo, talora ingiusto, sempre malgrazioso, scetticismo, e non ammettere la certezza fisica, se non là dove trova, dietro proprio esame, che ad appoggio rilucono in modo incontrastabile i fatti, o per lo meno il consenso unanime degli uomini competenti.

Non sarò dunque tacciato d’ingratitudine ed ingiustizia, se dichiarerò, al prof. Newton di Newhaven doversi il merito di aver segnato in questa materia i primi passi, dubbiosi se si vuole e alquanto incerti, sopra di una nuova via, che dovea poi condurre a grandi ed inaspettati risultamenti. Egli è stato il primo nel 1865 a stabilire con molta probabilità, contro l’opinione fin allora prevalente, che le orbite delle meteore non sono prossimamente circolari come quelle dei pianeti, ma che esse si avvicinano a quelle delle comete. Una simile investigazione, fatta poco dopo da me indipendentemente dal prof. Newton, condusse ad un identico, ed anzi più categorico risultamento. Assicurato questo punto di partenza, la via ad ulteriori processi era grandemente appianata. Io non