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108 | congetture probabili |
Che le comete col progresso del tempo si vadano consumando è opinione antica. Keplero l’ha espressa chiaramente or sono 250 anni circa; Existimo, corpus cometæ, perlui, colari, atteri et denique annichilari, et sicut bombyces filo fundendo, sic cometas cauda exspiranda consumi et denique mori. Ciò è sopratutto probabile delle comete, che sviluppano una lunga coda. Ed infatti è impossibile che faccia ritorno alla sua sorgente la materia di quelle code, che vediamo stendersi per dieci, venti, e cinquanta milioni di miglia a traverso dello spazio planetario. Questa materia rimane là vagando nello stato di dispersione completa.
Encke riteneva per certo, che la cometa periodica da lui denominata manifestasse uno splendore intrinseco sempre minore da una volta all’altra; e soleva dire, sebbene non lo abbia scritto, «presto non ne rimarrà più nulla.»
Se è vero quanto ha recentemente concluso Hind dalle sue investigazioni, che la cometa osservata in Europa ed in China nell’anno 1366 sia identica alla cometa scoperta da Tempel cinquecento anni dopo, cioè alla madre delle Leonidi, avremmo un esempio illustre della progressiva diminuzione delle comete. Infatti la cometa di Tempel del 1866 fu sempre telescopica, mentre quella del 1366 è descritta dagli annali chinesi come «della grandezza