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Jeri Zerbino giovine insolente;
Chiese in aria di scherno al vecchio Gianni
S’era dell’età sua giunto ai settanta:
Nol so, rispose il vecchio prontamente;
Ma so ben che un somaro di vent’anni
È più vecchio, che un uomo di settanta.
Oggi gli amici son come i melloni;
In cento non ne trovi due di buoni.
Ad un vecchio avaro
Per quanto il tuo tesor s’apprezzi o veglia,
Sembri quel mulo che sovente porta
Sacchi d’oro sul dorso, e mangia paglia.
In questo marmo, ov’è un bicchiere inciso,
Giace la vecchia bevitrice Aliso;
Ma lo spirto si duol, che a lei vicino
Sempre fu quel bicchier voto di vino.