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D’IGNOTO


Il Quagliotto


      Consigliere stimatissimo,
È proverbio vetustissimo,
Che la lingua spesso suole
Batter dove il dente duole;
Compatite dunque in grazia
Se vi narro una disgrazia.
      Un Quagliotto, Consigliere,
Cantar sento da più sere,
Che al mio povero tugurio
Far che porti il mal augurio.
     Un Quagliotto, mio signore,
Per dir vero professore,
Ma che par che a mio dispetto
Canti allor che vado a letto.
     Anzi in lui l’idea par nata
D’una eterna serenata,
Perchè canta a me d’intorno
Sino all’ore sei del giorno.