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Un missionario nel venerdì santo
     Da Pilato vestì certo villano,
     Di carta rossa gli compose un manto,
     E una canna gli diè par scettro in mano;

Lo situò nel pulpito in un canto:
     E tu, gli disse con furore insano,
     Hai condannato a morte il Giusto, il Santo?
     Assassino che sei, mostro inumano!

E in così dir gli avventa in faccia un pugno.
     A quel gruppo d’insulti il poveruomo
     Non si ricordò più ch’era Pilato.

Come? rispose, io sono un galantuomo:
    Di lei mi maraviglio; e arrabbïato
    La real canna gli menò sul grugno.