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D’IPPOLITO PINDEMONTE
L’incendio di Troja
Era giunto di Troja il giorno critico
Quando Ulisse più astuto assai del diavolo,
Si caccia nel caval che non è stitico,
4Senza curare la sua vita un cavolo.
Priamo il povero vecchio paralitico
Non più di Troja il re, ma sembra un piavolo,
Pensando a’ casi suoi fa l’analitico
8E oppresso dal dolor, s’appoggia a un tavolo.
S’ode frattanto delle spade il strepito,
Si vede acceso intorno più d’un moccolo,
11E s’alza delle fiamme il forte crepito.
Fugge ciascun senza pensare al zoccolo.
Resta preda alle fiamme il re decrepito,
14E i Troian presi son come in un roccolo.