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DI G. B. GUARINI


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  Pingea donna crudele
Un fuggitivo suo caro augellino,
E col ciel ne garriva e col destino.
Quando il mio core amante,
Sperando di sua frode aver diletto, 5
Preso dell’augellin tosto sembiante,
Volò nel suo bel petto.
Ahi che l’empia il conobbe; ahi che l’ancise;
E per vaghezza asciugò il pianto, e rise.