Pagina:Scherzi morali del prof. Francesco Rapisardi, Catania, Pastore, 1868.djvu/53

Se a quell’altera nudacia
     Di veder ben lontano,
     E se all’infingardaggine
     Voi non saprete invano
Contrastar tutti unanimi,
     Tiri le orecchie ognuno,
     Ma orecchie mai senz’asini
     Non ne ha veduto alcuno.
Però, però, credetelo,
     Pur con le orecchie corte
     Asini d’ogni genere,
     N’ho visti e d’ogni sorte.
E sia il mio Besta esempio
     Chiaro qual sol splendente.
     Il traveder l’è facile
     Ad una lusca mente.
Quindi ne’ suo giudizi
     La sempre sia ritrosa,
     Chè vera sapienzia
     Nell’umiltate è ascosa.