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116 | SCAVO DI MINIERE DI PIOMBO NELLA VALSASSINA |
Valbona ha galena quasi libera da ganga, come quella di Valmarzia, ed il signor Langsdorf trovò il 70 per cento di piombo nella galena di Ballabio, il 79 in quella del Como e della Valmarzia, il 76 in una di Valbona.
Ed è a considerare per termine di confronto che nelle miniere di Sardegna il piombo varia dal 70 al 78 per cento, e l’argento vi si rinviene nella misura dai 15 ai 55 grammi su cento chilogrammi.
Il signor Streiff mandò all’esposizione di Londra saggi di minerali di rame e di minerale di piombo, che nel relativo catalogo non sono descritti colla diligenza che meritavano; ma il Commissario prussiano, che li vide, ne chiese ed ottenne cessione dal signor Hamillon, depositario, per arrichirne il museo di Bonn.
La società Virginia al principio del dicembre 1862 avea già cavato 84 metri cubi di piombo argentifero, disposto per le machine preparatorie, di cui 40 metri a Ballabio, ed avea impiegati 186 lavoranti, de’ quali ottanta esclusivamente minatori, che in Valbona aveano già aperti pozzi. A tanta attività, stimolata dalla fortuna delle scoperte, corrispose il favore delle azioni salite rapidamente. E mentre scriviamo, un rappresentante della stessa sta negoziando con società inglese la vendita della più opportuna di tali miniere, quella di Ballabio, cui da nuova rilevanza la recente scoperta dell’antica galleria.
Questi fatti mostrano ad evidenza la grave importanza loro, e persuadono quanto meritano che vi si convergano le attenzioni del governo, della scienza, de’ capitali dell’industria italiana.
G. Rosa.