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     Chi con devoto pianto
     A te s’inchina, Vergine beata,
     Sciolto riman da mille pensier frali:
     Perchè quanto tu vali
     Dinanzi a Cristo, o sposa coronata,
     Il ciel il vede e ’l mondo ove sei nata.
 
Da mille parti sol per fama core
     Diverse genti a rimirar le membra,
     Che, essendo spente, par che viva ancora,
     E del suo spirto par che si rimembra.
     Ogn’uomo il vede, quivi ogn’uom l’adora,
     E pien di maraviglia gli fa onore.
     Deh! qual selvaggio core
     Non lagrimasse forte di dolcezza,
     Vedendo l’opre sante e l’umil viso?
     Se adunque è un paradiso
     II corpo al mondo, e tanto qui si prezza,
     Che fia a veder di spirto la bellezza?
 
O felice alma, che giammai non torse
     II santo piè dal dritto suo cammino,
     Sempre sprezzando quel che ’l mondo brama.
     .      .      .      .      .      .      .      .      .      .      .      .