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All’amor mio fatica non è grave,
E la penosa morte
È più che ’l favo, e più che ’l mel suave.
Deh sta costante e forte!
Beata la tua sorte,
Se me seguendo prendi la tua croce,
E la mia dolce voce
Sempre risuoni nel tuo cor virile.
La mia bontà, ch’in terra non s’intende,
Ti chiama dolcemente:
Per te ognora il sangue mio si spende.
Deh torna a me dolente!
Guai a chi non si pente,
E a chi con viva fede a me non guarda!
Dunque non esser tarda,
Chè il tempo vola, anima mia gentile.