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VII.
DE ASSUMPTIONE VIRGINIS MARIAE
AD FRATREM IOHANNEM DE ASULA
ORDINIS PRAEDICATORUM.
Questa celeste e gloriosa Dona,
Che al mondo già parea sì poca tera,
Oggi so ben che va sopra ogne spera:
Così fra noi la Chiesa ne ragiona.
Quel che la fa di Seraphim Madona,
Che da lei prese umana carne vera;
E tutto el Ciel descende a schiera a schiera
Per fargli onor e dargli la corona.
Qual gloria, qual trionfo, o dolce Frate,
Si fa del peregrino suo salire
Ne l’alto ciel da quei leggiadri spirti?
Felice quel, Regina, che pò dirti
Un inno dolce qual io non so dire,
E pò toccar le veste toe beate.