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VI.


DE ASCENSIONE DOMINI.


Questa Acquila gentil che se disparte,
     Et al ciel va del suo trionfo altiera,
     Poi che passata avrà la quarta spiera,
     So che in la quinta non staria cum Marte.

E, se io me fido ne le sante carte,
     Di tanto onor l’ottava non se spiera;
     Ma de lo Empireo vargarà ogne schiera,
     E prenderà la più beata parte.

Spirto gentil de la citta superna,
     Che fai, dimme; che pensi or mai, che miri?
     Questa è pur nostra altissima speranza.

Omo è (ch’il nega?), e tutto el ciel governa;
     E tal trionfo porta di martìri,
     Che ogne splendor di Cherubin avanza.