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O quanta doglia hai Bruto e tu Fabrizio,
Se hai intesa questa altra gran ruina!
Non basta Catilina,
Non Silla, Mario, Cesaro o Nerone:
Ma quivi omini e done,
Ogn’om si sforza dargli qualche guasto.
Passato è il tempo pio e il tempo casto.
Virtù mendica, mai non alzi l’ale:
Grida il vulgo e la cieca1 giente ria.
L’usura si chiama or filosofia;
Al far bene ogn’om volta pur le spale:
Non è chi vada or mai per dritto cale.
Tal che ’l valor se agiaza che me avanzia:
Se non che, una speranzia
Pur al tutto nol lassa far partita,
Ch’io sciò che in l’altra vita
Ben si vedrà qual alma fo gentile;
E chi alziò l’ale a più legiadro stile.
Canzion, fa che sia acorta,
Che a purpureo color tu non te apoggie;
Fugi palazi e logie,
E fa che toa ragion a pochi dica:
Chè a tuto el mondo tu serai nemica.
Explicit.
- ↑ * L’autografo, ciecca; e qualche altra volta.
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