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IV.


De ruina Ecclesiae. 1475 circa.


Pubblicolla primo, dal citato codice, il Meier, non trascurando le molte annotazioni, che per il buon intendimento della medesima vi avea fatte il Savonarola, e Fra Benedetto aveva trascritte. Così completa fu data nuovamente in luce dall’Audin, al n. II; dal Madden, a pag. 392 del volume secondo; e dal Paul, a pag. 328 della prima parte. Anche l’Aquarone la riportò nel volume secondo della sua Vita, a pag. x; ma tralasciando le dette annotazioni: e il Madden la diede volta in inghilese, nel volume primo, a pag. 71. Si mantiene dall’autografo a questa canzone la data medesima che porta nel codice di Fra Benedetto.


V.


De consolatione Crucifixi.


Questa canzone fu più volte stampata, vivente il Frate, di seguito al Trattato dello amore di Iesu. Si riprodusse nelle Rime scelte de’ Poeti Ferraresi antichi e moderni, a pag. 46: poi dal Rudelbach, Hieronymus Savonarola und seine Zeit; Hambourg, 1835; a pag. 497: quindi dal Meier, pag. 337: e dall’Audin, n. VI. Nella Vita del Savonarola di scrittore anonimo (The life and times of Girolamo Savonarola; London, 1843) se ne legge una bella versione inghilese. Il Crescimbeni nella Storia della volgare poesia (Venezia, 1730, a pagine 443 del terzo volume) la diede come saggio del poetare del Frate nostro. È la sesta di quelle raccolte da Fra Benedetto.


VI.


De Ascensione Domini.


Sonetto edito dal Villari in appendice alla sua Storia, ma scorrettamente, nel volume secondo, a pagine cxxvi.