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ATTO III. | 57 |
»Veggio una striscia di terribil fuoco,
245 »Cui forza è loco ═ dien le ostili squadre.
»Tutte veggio adre ═ di sangue infedele
»L’armi a Israéle. ═ Il fero fulmin piomba,
»Sasso di fromba ═ assai men ratto fugge,
»Di quel che strugge ═ il feritor sovrano,
250 »Col ferro in mano. ═ A inarrivabil volo,
»Fin presso al polo ═ aquila altera ei stende
»Le reverende ═ risonanti penne,
»Cui da Dio tenne, ═ ad annullar quegli empj,
»Che in falsi tempj ═ han simulacri rei
255 »Fatti lor Dei. ═ Già da lontano io ’l seguo;
»E il Filisteo perseguo,
»E incalzo, e atterro, e sperdo; e assai ben mostro,
»Che due spade ha nel campo il popol nostro.
- SAUL
Chi, chi si vanta? Havvi altra spada in campo,
260 Che questa mia, ch’io snudo? Empio è, si uccida,
Pera, chi la sprezzò.
- MICOL
T’arresta: oh cielo!...
- GIONATA
Padre! che fai?
- DAVID
Misero re!
- MICOL
Deh! fuggi....
Vol. V. | 8 |