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34 | saul |
Io dal padre l’ottenni; io il volli; io, presa
Di sue virtudi. Egli il sospir mio primo,
Il mio pensier nascoso; ei la mia speme
80Era; ei sol, la mia vita. In basso stato
Anco travolto, in povertà ridotto,
Sempre al mio cor giovato avria più David,
Ch’ogni altro re, cui l’oríente adori.
- SAUL
Ma tu, David, negar, combatter puoi
85D’Abner le accuse? Or, di’: non ricovrasti
Tra’ Filistei? nel popol mio d’iniqua
Ribellíone i semi non spandesti?
La vita stessa del tuo re, del tuo
Secondo padre, insidíata forse
90Non l’hai più volte?
- DAVID
Ecco; or per me risponda
Questo, già lembo del regal tuo manto.
Conoscil tu? Prendi; il raffronta.
- SAUL
Dammi.
Che veggio! è mio; nol niego.... Onde l’hai tolto?...
- DAVID
Di dosso a te, dal manto tuo, con questo
95Mio brando, io stesso, io lo spiccai. — Sovvienti
D’Engadda? Là, dove tu me proscritto
Barbaramente perseguivi a morte;