90Quand’io, privato, oscuro, e lungi tanto Stava dal trono e da ogni suo pensiero; Or, da più notti, quella voce istessa Fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona In suon di tempestosa onda mugghiante: 95»Esci Saúl; esci Saulle».... Il sacro Venerabile aspetto del profeta, Che in sogno io vidi già, pria ch’ei mi avesse Manifestato che voleami Dio Re d’Israél; quel Samuéle, in sogno, 100Ora in tutt’altro aspetto io lo riveggo. Io, da profonda cupa orribil valle, Lui su raggiante monte assiso miro: Sta genuflesso Davide a’ suoi piedi: Il santo veglio sul capo gli spande 105L’unguento del signor; con l'altra mano, Che lunga lunga ben cento gran cubiti Fino al mio capo estendesi, ei mi strappa La corona dal crine; e al crin di David Cingerla vuol: ma, il crederesti? David 110Pietoso in atto a lui si prostra, e niega Riceverla; ed accenna, e piange, e grida, Che a me sul capo ei la riponga.... — Oh vista! Oh David mio! tu dunque obbedíente Ancor mi sei? genero ancora? e figlio? 115E mio suddito fido? e amico?... Oh rabbia! Tormi dal capo la corona mia?