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GIONATA

E fra le piume aspetta
Fors’ella il giorno? A pianger di te meco
Viene ella sempre innanzi l’alba; e preghi
155Porgiam qui insieme a Dio, per l’egro padre.
Ecco; non lungi un non so che biancheggia:
Forse, ch’ella è: scostati alquanto; e l’odi:
Ma, se altri fosse, non mostrarti, prego.

DAVID

Così farò.


SCENA III.

MICOL, GIONATA

MICOL

Notte abborrita, eterna,
Mai non sparisci?... Ma, per me di gioja
Risorge forse apportatore il Sole?
Ahi lassa me! che in tenebre incessanti
5Vivo pur sempre! — Oh! fratel mio, più ratto
Di me sorgesti? eppur più travagliato,
Certo, fu il fianco mio, che mai non posa.
Come posar poss’io fra molli coltri,
Mentre il mio ben sovra la ignuda terra,
10Fuggitivo, sbandito, infra covili
Di crude fere, insidiato giace?
Ahi d'ogni fera più inumano padre!