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astrologia, e raddoppiamento di cibi | 49 |
continuò: in seguito il cielo divien Toro. Nascono allora gli ostinati e i bifolchi, e coloro che sè medesimi mangerebbero. Sotto ai Gemini nascon le coppie, e i bovi, gli steli, e color che lisciano l’una e l’altra parete. Io nacqui nella costellazione del Cancro, ed è perciò che m’innalzo su molti piedi, e che molto possiedo in terra e in mare, perchè il Cancro a questo o a quella conviene: e perciò poc’anzi nulla volli mettergli sopra, onde non macchiare il mio stipite. Il Sollione produce i divoratori e i prepotenti. Vergine produce le donne, i timidi, e gli irresoluti. In Libra nascono macellaj, farmacisti e tutti quei che vendono. Nello Scorpione gli avvelenatori, e i tagliacantoni. In Sagittario i loschi che guardano al gatto, e rubano il lardo. Nel Capricorno gli affannati cui nascono, lor malgrado, le corna. In Acquario, gli osti, e le zucche. Ne’ Pesci i cuochi e i rettorici. Così va il mondo come una ruota, e fa sempre alcun male, sia che nascan gli uomini, sia che si muoiano. Vedeste poi quel cespuglio là in mezzo, e quel favo sopra il cespuglio? Or io nulla faccio senza il suo fine. La madre terra sta in mezzo ritonda a guisa di un uovo e contiene tutte le cose buone, come il favo.
Noi tutti allora lo acclamammo filosofo, e alzate le mani alla soffitta giurammo che Ipparco ed Arato non erano cotali uomini da paragonarsi a lui. In questo mezzo venner valletti, che agli strati sovrapposer coperte, su cui eran reti dipinte, e cacciatori colle aste, e un intero apparecchio di caccia. Non ancor sapevamo che pensarci di ciò, quando fuor dal triclinio alzatosi un gran romore entrarono tutt’a un colpo alcuni cani di Sparta, che intorno pure alla mensa si diedero a correre. Un altro desco tenne lor dietro, sul quale era posto un cignale imberrettato di prima grandezza, da’ cui denti pendevan due cestelli tessuti di palma, un de’ quali colmo di datteri della Siria,42 e l’altro di dat-