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CAPITOLO UNDECIMO
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conversazione sui commensali.
Io non sapea più che mangiare, onde voltomi ad esso a fin d’informarmi di molte cose, presi da lungi a infilzar molte chiacchere, e a dimandar finalmente chi fosse quella femmina, che andava scorrendo qua e là.
Ella è, rispose, la moglie di Trimalcione, per nome Fortunata, che misura i danari col sacco. E perdonimi il tuo genio,37 se ciò ch’ella era ti celo; tu avresti ricusato il pane dalla sua mano. Ora nè il come nè il perchè sì in alto sia tratta dirò, nè come ella sia il factodo38 di Trimalcione. Insomma, s’ella dicessegli di bel mezzodi, ch’egli è notte, ei le crederebbe. Costui è sì ricco, che non sa egli stesso quanto possieda: ma la buona castalda ha cura di tutto, e la trovi dove non la credi. Secca, sobria, di buon consiglio, ma di pessima lingua, gazza da mercato: ell’ama chi ama, e chi non ama, non ama.