E s’io fiato è delitto? nè coperto,
Nè manco dirla in buca èmmi permesso? 174A. No. P. Pur la voglio sotterrar quì certo. Ho visto, ho visto, o mio libretto, io stesso: Mida ha d’asin l’orecchie. Un cotal mio 177Rider da nulla, e mormorar sommesso
No con nessuna Iliade per dio
Nol baratto. O chiunque hai nelle vene 180Dell’audace Cratino il brulichío,
E d’Eupoli, e del gran vecchio d’Atene
Impallidisci su le carte irate, 183Guarda ancor queste, se per man ti viene
Cosa che vaglia. Orecchie vaporate
A quelle fonti io cerco, e cor di foco; 186Non lettor, che in iscarpe inzaccherate
Delle greche pianelle si fa gioco,
E vuoi dir losco al losco, e si dà prezzo, 189Chè fatto Edil municipal di poco,
Superbo dell’onor ruppe in Arezzo
Le false mine. Nè buffon dimando 192A schernir linee su la polve avvezzo,
E calcoli in lavagna; sghignazzando
Se proterva bagascia la severa 195Barba al Cinico svelle. Io costor mando
La mane in piazza, e al lupanar la sera.