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Le appoggio tutte al testo latino, perchè stimerei oltraggio a’ lettori italiani, e a me stesso, dilucidar parole e frasi italiane.

Cito gli autori, e le cose, non sempre l’opera, e il verso, e la pagina, perché in un libro di bella letteratura non mi garba punto il metodo de’ forensi. Il lettore studioso mi sarà grato del mio silenzio che lo pone in necessità di cercare per se medesimo i passi citati, rintracciando i quali raccoglierà per via cento altre cognizioni molto più utili di quelle ch’io potrei suggerire.

Non rapporto le varianti, poiché mi manca pazienza per tanto affare: non rendo ragione delle prescelte, poiché ogni modo il proprio gusto non fa mai regola: non la rendo tampoco del mio frequente dissentire dall’altrui interpretazione. Mi giustificherà abbastanza la traduzione stessa, se sarà per avventura più naturale e piú chiara.

Non premetto finalmente, secondo l’erudita consuetudine, la vita del mio Autore, perché nulla non ho trovato che aggiugnere a ciò che altri ne ha scritto. Nè a me piace ingrossare di cose altrui questo libretto, qualunque ei siasi.