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miserabili chiome d’una villana? L’Einsio convinto non poter stare co’ capelli di regale donzella questa assoluta privazione d’aromi, e non pensando alla doppia forza dell’expers, sostituisce omnibus expersa unguentis, lezione sospettata anche dai due Dacier. Il Marcilio vuole aspersa, e il Valckenario expleta, ben sentendo tutti che in questo passo la ragione e il buon senso chiamano e vogliono imperiosamente un vocabolo che esprima non privazione, ma partecipazione e copia d’unguenti. Giuseppe Scaligero provandosi, siccome ha tentato pure il Salvini, di restituire il testo dell’elegia di Callimaco sulla traduzione fattane da Catullo, rende l’expers latino col participio δευόμενος, che gode di doppia e contraria significazione: la prima di bagnato, irrigato, inzuppato, la seconda di privo, bisognoso, mancante. Può stare adunque che questo δευόμενος fosse appunto la voce usata qui da Callimaco, e che il suo traduttore Catullo per non mandare la lingua latina inferiore di privilegi alla greca sia andato a cercare in quell’expers un termine equivalente ed anfibio. Questo ingegnoso sospetto non è mio, ma di uno fra’ molti e bravi studenti dell’Università di Pavia, il giovane Mustoxidi corcirese, ch’io son solito di chiamare il mio Plutarco, perchè sin d’ora questa nascente speranza de’ buoni studi sa un po’ di tutto e il sa bene.
Il P. Pagnini, a cui dobbiamo tante e si belle versioni dal greco, traduce a piè pari
Con lei, priva d’odor, mentre fu vergine ec. |
Che questa astinenza d’odori la corra bene per una chioma claustrale e socratica, siccome quella dell’egregio traduttore, l’intendo. Ma priva d’odori la chioma di avvenente donzella? di donzella educata al trono fra le morbidezze di una corte voluttuosa? la chioma in fine di Berenice, le cui profusioni nei balsami sono celebri nella storia quanto il costo delle piramidi? E poniamo che mentre le assire, le persiane, le arabe, le caldee, le greche, tutte in somma le vergini del mondo tutto saturavano liberamente i capelli di quante volevano quintessenze odorose, poniamo, io dissi, che il costume egiziano fosse stato sì rigido da interdirle, a che pro la chioma medesima vien ella a ricordare questi suoi sfregi? Ov’è la convenienza del pensiero, ove il decoro della regal condizione, la creanza in fine e il giudizio del poeta che la deifica?
Il Vossio, per uscire del ginepraio, legge omnibus expers unguentis murrae millia multa bibi, e adoprasi di provare che alle fanciulle pria