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lxxviii prefazione

religione, di cui quel sesso fu sempre più tenero e osservante? Ma lasciando che il Paganesimo coi suoi Numi adulteri e lascivi non era troppo adatto a porre un freno ai carnali appetiti; l’antica fede aveva da un pezzo ceduto il posto alla indifferenza e incredulità. Le severe dottrine dello Stoicismo, che alcuni avean cercato di sostituire a tale mancanza, non solo non avean potuto mai divenir popolari; ma neppure eran riuscite a contrapporsi efficacemente alle più comode teorie dei seguaci di Epicuro. Aggiungasi a tutto ciò quell’abominazione dei giuochi del Circo, che pareano fatti apposta per soffocare nei cuori ogni sentimento gentile; e di cui le donne non erano meno fanatiche degli altri. Tali spettacoli, dove erano violate tutte le leggi del pudore, della decenza e d’ogni umanità, doveano necessariamente produrre degli effetti perniciosissimi al costume, e soprattutto delle donne: le quali come son per natura più di noi inchinevoli al bene per la via dei buoni esempi, così per quella dei cattivi più presto e più facilmente si corrompono. Come volete che fossero riservate e pudiche in casa donne che non arrossivano di assistere a sceniche rappresentazioni, dove sfacciati Batilli ritraevano i fatti più scandalosi e osceni con gesti e movenze da accendere la lussuria in chi fosse stato di sasso?1 Come era pos-

  1. Sat. VI, 63.