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52 lettere di fra paolo sarpi.

lettere di V.S. in materia della guerra futura, scorgo che le cose non si sono palesate costì, se non nel tempo che scrisse la seconda; la quale tengo che scuopre la verità non solo di quel ch’è, ma anco delle cose future. Qua siamo certi che Leopoldo avrà molta e buona gente, se bene senza capitano di valore. Il tutto sarà nel mantenerla lungamente; perchè dalla sua casa non può sperar aiuto, dalli ecclesiastici di Germania poco; e se le cose spagnuole si moveranno altrove, non potrà aver di là quanto li farà bisogno.

Doveva esser un convento de’ principi in Praga a’ 21 di questo, dove aspettavano anco il duca di Sassonia. Dopo si è inteso ch’egli non anderà; onde quella radunanza sarà di poco momento, se pur l’imperatore non farà, come ha fatto altre volte, di ordinarli che tornino in dietro. In somma, si vede che per questo anno sarà guerra in Germania, ma più a spese d’altri ch’a spese loro. Quando saranno già in barca, bisognerà ben che navighino, quando anco fossero lasciati da chi li averà dato aiuto prima.

Quanto alle cose d’Italia, il principe di Condé è ancora in Milano: l’abate d’Aumale è andato per parlarli a nome del papa; alcun crede per invitarlo a Roma. La settimana passata, dovevano esser insieme a Torino il duca di Savoia e Desdiguieres: li più giudiciosi tengono che sarà guerra. La Repubblica starà neutrale: ha arti indicibili che non si turbi la pace. Non è come quando V.S. fu qui, ma i papisti sono al di sopra.1 Gran causa di ciò è


  1. Parole che molto importano a ben comprendere quel periodo dell’istoria veneziana.