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404 | lettere di fra paolo sarpi. |
CCXLI. — A Giacomo Leschassier.1
Ricevei le lettere della S.V. dei 3 aprile, insieme collo scritto di Tolosa; e la ringrazio vivissimamente. Io non posso meravigliarmi abbastanza della sfacciataggine dei Gesuiti, che vogliono insignorirsi di tutta la città. Io temo che il Capitolo muti parere: vedendo infatti che alcuni sono ingannati o guadagnati da costoro, sospetto possa incontrar lo stesso anche agli altri.
Ebbi da quel tale, che la S.V. ben conosce, il Commentario alla Risposta sinodale: l’ho letto con grande avidità ed attenzione, e vi ho scorto semi e frutti di sana dottrina. Se l’autore si scoprirà, spero che debba aggiungere altre riflessioni. Ma chi può raffrenare lo sdegno vedendo che i Gesuiti stampano molte cose sotto finto nome, e poi vogliono proscritti quei libri che non portano in fronte il nome dell’autore? Sarà di pubblico vantaggio se volgerannosi a disputa le proposizioni di esso Commentario; perchè così si confermeranno di più, e verrà in taglio di formarne altre. Ma tengo con Lei, che il Nunzio nol permetterà mai; giacchè a Roma si usa di non dire ciò che condannisi in ciascun libercolo, ma di sentenziare imperiosamente, perchè tutti si accomodino alle censure e non cerchino più oltre. Avrò assai caro di vedere ogni giunta che sia per farsi dall’autore del Commentario.
Credevo che fossero pervenuti in Francia gli esemplari delle trattative fatte a Torino nella causa di
- ↑ Stampata, in latino, tra le Opere ec., pag. 114.