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376 | lettere di fra paolo sarpi. |
mento de’ suoi Stati. Il re d’Inghilterra l’ha favorito, avendoli dato conto della morte del principe di Galles, e scritto ancora di ciò una lettera alla figliuola Maria, che si trattava di maritargli. Onde spedirà un ambasciatore espresso a quel re non con molto piacere di Roma, quale non approva simile comunicazione.
Intendo che in Roma vi è un frate dell’ordine di Paula, mandato dall’ambasciatore dell’arciduca, che si ritrova in Inghilterra, il quale negozia molto secretamente e con li Gesuiti e con altri di corte, nè si penetra il trattato. Ma come è possibile che nelle negoziazioni grandi che passano costì, essi se ne stiano quieti? È necessario creder che si riservino a maggior colpo; che piaccia a Dio prevenire o divertire: il quale anco prego che doni a V.S. ogni sua grazia, e le bacio la mano insieme con li amici.
- Di Venezia, il dì 29 gennaio 1613.
CCXXXI. — Al medesimo.1
Questo corriero non m’ha portato lettere di V.S.: il che le avviso solo acciò che, avendo Ella scritto, possiamo venir in cognizione di onde il difetto viene; non perchè io desideri sue lettere quando Ella sia occupata in altro affare; chè per esser certificato della continuazione della grazia sua, assai testimonio me ne rendono le lettere sue scritte con comodità.
Non ho cosa di momento da dirle. Le differenze
- ↑ Edita come sopra, pag. 542.