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lettere di fra paolo sarpi. 253

mande sono contra coscienza. Vedremo quello che ne succederà.

Un’altra nuova mi viene da Roma, la quale essendo molto considerabile, io la voglio copiare dalla lettera che ho, di parola in parola, e lasciar che V.S. ne faccia ella giudicio. Il capitolo è questo: — «L’altro giorno è stato carcerato per il Santo Officio l’abbate di Bois francese, dell’ordine de’ Celestini, per ordine della regina, per esser quest’uomo sedizioso, e che dopo la morte del re abbia predicato pubblicamente cose in pregiudizio della Religione; e quello che gli ha cagionata questa risoluzione, è stato per avere sparlato alla gagliarda de’ Gesuiti, e detto publicamente ogni male. E volendo il consiglio e la regina farlo carcerare, fu deliberato a non venir a simile risoluzione dubitando di qualche sollevamento, avendo quest’uomo gran seguito; ma con intenzione di mandarlo a trattar certo negozio per servizio della regina a Fiorenza: e in questa corte l’hanno benissimo trappolato, e sì bene, che la passerà male, non avendo alcun appoggio, e malissimo veduto dall’ambasciatore di Francia; e gli Gesuiti faranno ancor loro quanto potranno, acciocchè non abbia più modo di sparlar di loro: perchè, tra le altre cose, si affatica a più potere a dare ad intendere alli Francesi in Parigi, che detti Gesuiti avevano cagionata la morte del re; del che persuasi quelli popoli un giorno, avrebbono potuto fare qualche segnalato risentimento contra di loro.» — Io pronostico che questo pover’uomo debbia correre la fortuna di fra Fulgenzio cordeliere,1 e prego Dio che gli abbia misericordia.


  1. Non si avverarono completamente questi sinistri pro-