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FRA PAOLO SARPI.




I.


La mente di Paolo Sarpi a quella di Niccolò Machiavello si può pareggiare nella perspicacia e nel senno acconcio allo studio delle cose civili; ed entrambi con più larga mano degli altri politici de’ loro tempi sparsero le semenze di que’ veri che hanno trasformata l’Europa. Non senza perchè l’ira furiosa de’ nemici della libertà religiosa e della politica s’inviperisce contro dell’uno e dell’altro, e persevera nell’odio e reintegra ad ogni occasione le accuse. Incolpano il Fiorentino, quantunque per la patria anco la tortura con virile animo patisse, e per l’altezza dell’ingegno la povertà, di aver pregiato sopra la gloria immacolata della virtù infelice il delitto fortunato, e averne voluto insegnar l’arte ai popoli e ai re. Il Veneziano di più abietta colpa fan reo; di avere, cioè, contaminata la santità della coscienza facendo della triste ipocrisia velo alle novità religiose, e avere insegnato a torre alla Chiesa la libertà, dando allo Stato illegittima autorità e arbitrio sopra