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352 lettere di fra paolo sarpi.


Io non mi sono maravigliato niente, che un Confessionista abbia preso per compare l’ambasciator spagnuolo, e per comare una calvinista; perchè il re d’Inghilterra narra nel suo libro, che sua madre (che si sa quanto fosse cattolichissima) pigliò per comare al battesimo di lui la regina Elisabetta, la quale, secondo il costume di quell’isola, gli mandò da Londra il battisterio con che dovesse esser battezzato. L’opinione così de’ Calvinisti come de’ Confessionisti è che il battesimo nostro e loro sii tutt’uno; e però non è meraviglia che facciano battezzare li loro figli dalli nostri preti: più mi meraviglio quando mandino li figli alla disciplina de’ Gesuiti, come intendo che molti fanno costì, e mi dà segno che tengano poco conto della religione. Infatti, l’uso continuo può mutar anco la natura: l’esser necessitati a praticare insieme di varie religioni, necessariamente porta ovvero allo sprezzo di tutte, ovvero a non tener conto della differenza. Alle nozze di Stutgard non hanno fatto l’istesso, perchè sono stati tra loro solamente: anzi, nelle comparse, quasi tutte le invenzioni sono state cose religiose. Il marchese di Baden ha menato sopra un carro la Religione, che aveva per serve tutte le virtù. Adesso si tratta di ridursi in Halla; dovranno mo’ trattar li negozii, perchè di Baviera ne hanno partecipato assai bene. Vi sarà a quella dieta uno straordinario del re di Francia, oltre Bongars, che ritorna per risiedere. In Giuliers piuttosto le cose prosperano per Leopoldo, poichè parte delli luoghi si dichiarano neutrali, partendosi dalla divozione de’ principi.

Di Roma non vi è se non aspettativa dalla cor-