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lettere di fra paolo sarpi. 257

dirò più d’Inghilterra, ma di Germania, vanno crescendo; e s’intende per gli ultimi avvisi, che Matthias fosse entrato in Boemia, e che camminando vada facendosi far giuramento dai popoli. I principii sono tanto grandi, che pare sia impossibile che non succeda gran mutazione. Tutti i Tedeschi che sono in questa città, paiono inclinati alle cose di Matthias; il che mi fa credere che in Germania l’imperatore abbia pochi devoti. Dio faccia la sua santa volontà.

Qui l’avere veduto che il signor Contarini, due volte tanto prossimo, fu escluso dal Collegio, diede molto animo e fece parlare alto a certi che vorrebbero opprimere i buoni. Ma successe poi la elezione del Barbarigo a Savoia,1 di quarantadue balle, e poco di poi la ballottazione in gran Consiglio del Contarini, che rimase di quattrocento dal suo concorrente (gentiluomo atto a rimanere con tutte le balle): cosa che ha confermato i buoni e fermato alquanto gli altri, e che lascia speranza che i negozi siano per andar sempre bene, poichè l’universale si vede disposto a far la giustizia.

Sento molto piacere che Giacomo Badoaro riesca a V.E. di valore, come lo dipinge: però non posso restare di riverentemente ricordarle d’andare con esso lui col sacco solo da raccogliere, massime per questi principii, sinchè più internamente lo maneg-


  1. “Cioè, ambasciatore a Savoia. Gli ambasciatori erano eletti dai Pregadi, ossia Senato, composto di circa trecento individui; ma non tutti avevano voto deliberativo. I membri del Collegio erano eletti dal maggior Consiglio, il quale ordinariamente componevasi dai seicento ai settecento nobili.„ (Bianchi- Giovini.)
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