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156 lettere di fra paolo sarpi.

a V.E. acciò se costì sarà parlato, ella possa scrivere in pubblico le considerazioni che saranno fatte, ed i giudizi delle persone savie.

I Gesuiti hanno stampato un libro intitolato: Catalogus virorum illustrium Societatis Jesu. In questo nominano tutti i collegi, case e provincie che hanno. Nella provincia veneta nominano quelli che possedevano in questo Stato, ma segnati con asterisco, con queste parole: Quæ asterisco notata sunt, nondum sunt restituta; tanto che si dichiarano rivolerli.

Venezia, il 9 decembre 1608.




XLV. — Al signor De l’Isle Groslot.1


Li discorsi che V.S. fa nella sua delli 13 novembre circa il Giubbileo, siccome procedono dall’ottimo suo affetto verso il bene di questa Repubblica, così sono verissimi. Non ha dubbio alcuno, il fine essere stato per dare una conferma alli loro aderenti, e per acquistarne; e appresso, per procurare di acquistare quanto si può le scritture e libri che non piacciono loro. Non vi è dubbio che alcuna di queste cose non sia ad essi venuta fatta. Li confessori conspiranti con Gesuiti hanno ottenuto da qualche persona leggiera le cose scritte a favore della Repubblica nelle occorrenze passate, qualche Bibbie volgari e altri libri perseguitati da loro. Il male però non è stato tanto grande, quanto le persone prudenti dubitavano.


  1. Fra le pubblicate in Ginevra (Verona), pag. 103.