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150 lettere di fra paolo sarpi.

micilio di là dal fiume, e i liberi non vi sono ammessi. Tra breve vi sarà un convegno dei nostri principi. Si dà per notizia certa, che Adolfo di Nassau sia morto nella battaglia che di recente ebbe luogo presso Reimberg.

La saluto senza fine.

3 dicembre 1608.




XLIII. — A Giacomo Gillot.1


Se mi provassi a dire a parole, eccellentissimo signor mio, con che dilettazione ricevessi le sue lettere, nè ci riuscirei appieno, nè sarebbe argomento questo da breve discorso. Perocchè, siccome fra gli amici e da me stimati padroni ho in grandissima reverenza Lei, così tengo per segnalato beneficio che m’abbia stimato degno d’appartenere al novero de’ suoi servi; e mi riesce poi in giocondissima utilità che mi prosegua di tale onoranza e favore, da mettermi a parte de’ suoi studi.

Se mai uomo al mondo ha posto mano ad opera difficile che sia per tornare a gloria di Dio e vantaggio della Chiesa, la S.V. dottissima è quello. Da secoli a noi più vicini, l’Europa ebbe giogo: conseguì libertà la sola Francia; e d’allora in poi, se ci è disdetto il pieno racquisto di essa, almeno dee rompersi il divieto del suo precario possedimento. Non accade ch’Ella si pigli briga dei Gesuiti: ogni dabben uomo e amatore del giusto è forza che sot-


  1. Edita in latino, tra le Opere del Sarpi ec., tom. VI, pag. 3.