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136 lettere di fra paolo sarpi.

venute 15 giorni dopo il debito tempo; perocchè il plico del signor legato non arrivò in tempo a Lione. La prego a non fare attenzione sulla risposta tanto dilazionata, avendo io ricevuto l’altro ieri le lettere di V.S., le quali dovevanmi essere recapitate 18 giorni1 prima. Niuna lettera io agogno con bramosia maggiore, nè altra leggo con maggiore compiacenza che quelle di V.S., dalle quali imparo sempre qualche cosa. Arrossisco pensando ch’Ella ha in me un inutile servitore, e bramerei che mi si presentasse una qualche occasione da poterle mostrare alcun atto di ossequio. Frattanto, poichè non posso fare altro, supplico Dio ad arricchirla dei suoi doni, e la saluto.

Venezia, 11 novembre 1608.




XL. — Al medesimo.2


Con questo corriere ho ricevuto due lettere della S.V. eccellentissima, la prima delle quali del 22 ottobre, l’altra del 3 di questo mese; e in tanto ne faccio ricordo, in quanto voglio ch’Ella sappia che niuna delle sue andò smarrita. Laddove V.S. si esprime, vale a dire nella prima sua lettera, che dovrebbe condannarsi come pazzo il pontefice, se non si assumesse la potestà di regnare cui la nostra sofferenza gli permette, ha propriamente messo il dito sulla nostra piaga. In questa Italia, la mag-


  1. Questa diversità, forse soltanto apparente, nel computare i giorni del ritardo, trovasi nel latino originale.
  2. Edita: come sopra.