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74 lettere di fra paolo sarpi.

una inscrizione sotto il ritratto, la quale contiene formalmente queste parole: Paulo V, Vice-Deo, Reipublicæ chiristianæ Monarchæ invictissimo, pontificiæ omnipotentiæ conservatori acerrimo. Il che ho voluto scriverli, credendo che debba sentir piacere, vedendo che si accumulano le grandezze della Chiesa. E con questo farò fine, pregando V. S. conservarmi l’istesso luogo nella sua grazia, e farmi degno delli suoi comandamenti.

Se il signor Bellot si ritrova in Parigi, prego V. S. farli li miei basciamani, e dirli che ho ricevuto la sua, e risposto per la stessa via. Il signor Malipiero li bacia la mano col padre Fulgenzio. L’inclusa è del signor Molino.

Di Venezia, 8 luglio 1608.




XXIV. — Al medesimo.1


Sento tanto piacere del leggere le lettere di V. S., che mai possono parermi se non brevi; e la prego di continuare a favorirmi collo scrivermi spesso, massime quando sarà senza suo incomodo. Ella non potrebbe immaginare quanto siamo custoditi dagli innamorati della nostra libertà, così in casa con spie, come nelli circostanti paesi con guardie aperte. In Ispruch e in Trento si fanno ricerche e diligenze esquisite, che non siano portati libri qua. Hanno in Bergamo, Verona e in Venezia stessa, diligentissime spie, per esplorare a chi siano inviati pacchetti. A me questi andamenti non dispiacciono,


  1. Edita: come sopra.