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l'istoria del concilio tridentino |
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temente parlando della messa, che ella
giovava ai morti (la
qual può anco ricevere vari sensi), e nel decreto del purgatorio
portarla come una difinizione di articolo formato, non
era cosa solita usarsi nei concili, e massime in questo, dove
le materie erano sminuccate e fatti articoli di fede d’ogni
questione che si può promover in qualsivoglia materia. Ma
il comandar ai vescovi di far insegnar la dottrina sana del
purgatorio, senza dechiarare qual sia quella, mostrar bene che
li padri avevano gran fretta di partir da Trento. E aver mostrato
maggior fretta nella materia dei santi, avendo condannato undici
articoli tutt’in un fiato e in un periodo, senza
dechiarare che sorte di dannazione, o come di eresia, o per
qual altra qualitá. E dopo un longo discorso delle immagini,
aver anatematizzato chi parla in contrario di quei decreti,
senza lasciarsi intender quali comprenda sotto quell’anatema:
o li immediate precedenti, che delle immagini parlano, o pur
gli altri soprascritti. Ma delle indulgenzie piú de tutte le altre
cose era ragionato: che quelle diedero occasione alla presente
divisione tra cristiani; che per quelle principalmente è stato
congregato il concilio; che in quella materia non v’è parte
alcuna che non sia controversa e incerta, anco appresso li scolastici:
e tuttavia la sinodo abbia passato senza dirne parola, e
senza dechiarar alcuna delle cose dubbie e controverse. E per
quel che tocca al rimedio degli abusi, aver parlato in termini
ambigui, che non lasciano intendere quello che sia né approvato
né reprovato, mentre dice: «desiderare una moderazione, secondo la
vecchia consuetudine approvata nella Chiesa». Imperocché è cosa certa
e che non si può nascondere che nella
chiesa orientale di qualonque nazione cristiana, né per li tempi
passati né per li posteriori vi fu alcun uso d’indulgenzie di
sorte veruna. E nella occidentale, se per vecchia consuetudine
si ha da intender quella che si osservò inanzi Urbano II sino
al 1095, non si saprá dire né portar fede alcuna d’indulgenzie
usate; e se da quel tempo sino all’anno 1300, se ne vederá
l’uso molto parco, e solamente per la liberazione delle pene
imposte dal confessore. Dopo il qual tempo si vede dal con-