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libro ottavo - capitolo i


admessi. Ma parendo che questo offendesse tutti li principi insieme, restò in deliberazione di far opera che qualche prelati proponessero di trattar cose a quali non fosse ragionevole che li ambasciatori francesi intervenissero, come sarebbe delli pregiudici che possono avvenire alla cristianitá per la capitulazione fatta con gli ugonotti, o altra tal cosa. Il che fatto andar alle orecchie del Cardinal di Lorena, gli mise il cervello a partito; e consultato con li suoi, si risolverono di non contrastar piú se gli fosse dato un luoco a parte fuori dell’ordine degli ambasciatori. Per il che il suddetto giorno delli 21 il conte di Luna, entrato in congregazione e andato al luoco assegnatogli, che era nel mezzo del detto consesso dirimpetto delli legati, presentò il mandato del suo re. Il qual letto dal secretario, egli immediate protestò che, quantonque in quel consesso e in qualonque altro dovesse seguir primo dopo li ambasciatori dell’imperatore, nondimeno, perché quel luoco, la causa di che si trattava e il tempo non comportavano che per contenzioni umane fosse impedito il corso delle cose divine e della pubblica salute, riceveva il luoco che gli era dato, protestando nondimeno che la modestia e il rispetto che aveva di non impedir li progressi del concilio non possi far alcun pregiudicio alla dignitá e ragione del suo principe Filippo re cattolico e delli posteri, ma quelle restino illese, sí che sempre se ne possino valere, come se in quel consesso gli fosse stato dato il debito luoco; instando che la protestazione fosse scritta negli atti, quali non si potessero dar fuora separati da quella, e a lui gliene fosse dato copia. Dopo il che gli ambasciatori francesi essi ancora protestarono che, se essi sedessero in altro luoco che primi dopo l’imperatore e inanzi agli oratori delli altri re (dove erano seduti li loro maggiori sempre, e ultimamente nel concilio di Costanza e lateranense), e se il novo luoco nel qual sedeva l’ambasciator della Maestá cattolica, fuora dell’ordine degli ambasciatori, potesse portar qualche pregiudicio a loro o agli altri oratori, li padri del concilio,

rappresentanti la Chiesa universale, per debito dell’ufficio loro


Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino - iii 14