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LIBRO QUARTO

CAPITOLO I

(mAggio-1° settembre 1551).

[Ritorno del concilio a Trento: sessione undecima. — Nuovo invito papale agli svizzeri d’intervenire. — Aspro dissidio tra il papa ed Enrico II per la questione di Parma. — Minaccia francese d’un concilio nazionale. — Trattative e intransigenza delle due parti. — In concistoro l’ambasciatore francese protesta contro la convocazione del concilio a Trento. — I principi protestanti, disposti a recarsi a Trento, chiedono un salvocondotto non solo imperiale, ma conciliare. — Carlo V invia tre suoi rappresentanti: sua azione per l’intervento degli elettori tedeschi. — Sessione duodecima: cerimonia, esortazione letta dal segretario, fissazione della materia da trattarsi per la sessione d’ottobre. — Giacomo Amyot, a nome di Enrico II, rinnova la protesta contro il conventus tridentino. — Opposizione degli spagnoli a quella lettura. — Contenuto del documento e giudizi su di esso. — Misure di Enrico II ostili a Roma e contemporaneo editto contro i protestanti di Francia. — Carlo V cerca, brigando per la creazione di nuovi cardinali, di prevalere nel collegio cardinalizio.]

Gionti a Trento il legato e nonci, con compagnia d’alcuni prelati che da Roma li seguirono, e arrivati altri prelati che poco doppoi gionsero sollecitati dal pontefice, nel giorno su detto ridottisi al solito tavolato nella chiesa cattedrale, che restava ancora in piedi, con le solite ceremonie fu cantata la messa dalL’Arcivescovo di Torre: e letta dal secretano la bolla del papa della convocazione e il mandato nelle