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libro terzo - capitolo iii | 57 |
secondo l’apologo, lasciar cader il corpo per acquistar l’ombra. Pareva difficile poter indurvi quel re e levarli li sospetti,
celebrandosi in luoco soggetto a Cesare e vicino alle sue
armi. Ma esaminando che sospetti potessero esser questi, altro
non si trovò, se non che il concilio non deliberasse qualche
cosa pregiudiciale al governo di quel regno o contra li privilegi di quella corona, o contra l’immunitá della chiesa gallicana; di che quando fosse assicurato, non si poteva dubitare
che, per l’obbligo ereditario di protegger e favorire la sede
apostolica, non fosse per assistere e mandar li prelati suoi.
La seconda difficoltá nasceva perché li prelati italiani, che sono per il piú poveri, aborriscono quel luoco, non potendo sostener le spese; e la camera apostolica esausta malamente può sovvenirli quanto fa bisogno, oltre le spese per mantener li legati e ufficiali del concilio e altri straordinari. Al che pensato e ripensato, non seppero trovar rimedio di far concilio senza spendere, ed esser necessario bever questo calice: ben si poteva troncar le superfluitá, ispedendo il concilio presto e non dimorandovi se non quanto fosse necessario. La terza difficoltá nacque se li protestanti avessero voluto rivocar in dubbio le cose determinate: nel che tutta la congregazione prontamente risolse che conveniva farsi chiaramente intendere che si dovessero aver per indubitate, e non permettere che fossero poste in disputa, e di ciò dechiararsi inanzi il concilio e non aspettar a farsi intender allora. La quarta e piú importante di tutte era l’autoritá della sede apostolica cosí nel concilio come fuori e sopra d’esso; la qual certa cosa era che non solo li protestanti impugnavano, ma molti principi averebbono voluto restringere; e tra li vescovi non mancava buon numero che pensavano a moderarla: che era stata potissima causa perché li pontefici passati non s’avevano lasciato indurre a concilio; e Paulo, che vi si era trasportato, se n’era avveduto in fine, e con la transazione aveva rimediato. Questo pericolo era da tutti veduto, né alcun sapeva trovarci scappatorio, se non dicendo che Dio,
qual aveva fondato la chiesa romana e postala sopra tutte le