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458 l'istoria del concilio di trento


E giá il mese manzi aveva dato denari a dieci capitani per far gente, e si riducevano li soldati in Romagna e nella Marca, e si ristringeva molto con li ministri e cardinali confidenti de’ principi italiani, onde generò qualche sospetto alli spagnoli e francesi. L’ambasciator di Francia l’esortò a desistere dal raccoglier armi, acciò questo non turbasse il concilio; a che rispose il papa che, essendosi dechiarata Inghilterra e li protestanti di Germania di aiutar li ugonotti di Francia, non era da star sprovvisto; che il mondo era pieno di eretici, per il che era necessario che si provedesse per protegger il concilio non solo con l’autoritá, ma con la forza. Lo spagnolo non andò per l’istessa via, ma confermando che si doveva aver sospetti gli andamenti de’ protestanti, li promesse ogni aiuto e assistenza per nome del re: e questo per impedire che procurasse una lega in Italia, la quale in nessun tempo averebbe a Spagna piaciuto. Aggradi e accettò il pontefice l’offerta del re; e intesa l’unione delli suoi legati in concilio, e l’ardente volontá che mostravano, e l’opera che facevano, restò consolato; e gli rispose che attendessero quanto si poteva a sopir il ragionamento di residenza; e non potendo, si valessero del partito; sopra tutte le cose attendessero alla presta ispedizione, acciò si finisse inanzi la venuta dei prelati francesi e la riduzione della dieta in Germania; acciò l’imperatore, per l’intenso desiderio di far elegger il figlio re dei romani, non si lasciasse persuadere da’ protestanti a proponer in concilio qualche cosa maggiormente pregiudiciale che le proposte sin allora.

Gli ambasciatori francesi, dopo aver molte volte fatta modesta richiesta che li prelati loro fossero aspettati, finalmente il 10 agosto presentarono la dimanda in scritto; il tenore della quale era che il cristianissimo, essendo deliberato di osservare e riverire li decreti delli concili che rappresentano la Chiesa universale, desidera che li statuti di quel concilio siano di buon animo ricevuti dagli avversari della Chiesa romana; imperciocché quelli che dalla Chiesa non sono partiti, non hanno bisogno de difinizioni conciliari. Pensa dover riuscir piú grati li decreti che si faranno, se il giorno della sessione si pro-