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libro sesto - capitolo viii 441


strato il capo della continuazione alli ambasciatori cesarei e francesi, quali risposero che veramente non vi era bisogno di quella dechiarazione espressamente in parole, poiché si eseguiva per effetto.

La prima congregazione dopo fu il 20: nella quale fu proposto che s’averebbe trattato del sacrificio della messa e delli abusi che in ciò seguono. Il Cardinal di Mantoa fece un’ammonizione alli prelati di dire li voti nelle congregazioni quietamente e senza strepiti e con brevitá, e diede conto delle regole che avevano poste insieme per ordinare le congregazioni di teologi, a fine di levar le contenzioni, la confusione e la prolissitá; le qual lette, furono dalla congregazione approvate. Dopo, il cardinale Seripando discorse il modo di esaminar li capi di dottrina e gli anatematismi nelle congregazioni, e raccordò che giá erano stati esaminati e discussi nel medesimo concilio altre volte, e stabiliti, se ben non pubblicati: onde potevano li padri abbreviar molto le considerazioni loro, che di nessuna cosa vi era bisogno maggiore che di ispedizione. Soggionse Granata che, essendo altre volte trattato della messa, e restando longo tempo sino alla sessione, si poteva insieme trattar la materia dell’ordine; e l’istesso fu confermato da Cinquechiese: il che da alcuni fu inteso come detto per ironia, da altri a fine di trattar della residenza conforme alla promessa fatta da Mantoa. In fine furono dati fuori gli articoli per trattare nelle congregazioni de’ teologi. Fu la sostanza degli ordini sopraddetti compresa in sette regole:

I. Che in ciascuna materia proposta parlassero quattro solamente delli teologi mandati dal pontefice, eletti dalli legati: due secolari e due regolari.

II. Che dagli ambasciatori dei principi fossero eletti tre delli teologi secolari mandati da quelli.

III. Che ciascuno delli legati eleggessero uno delli teologi secolari loro familiari.

IV. Che de tutti gli altri teologi secolari, familiari delli prelati, quattro soli per materia siano scelti a parlare, incominciando da quelli di piú antica promozione al dottorato.