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24 l'istoria del concilio di trento


saranno negligenti, protestava quel medesimo a loro che alla Santitá sua. E lasciata la scrittura che teneva in mano, non essendogli da alcuno fatta risposta, si partí.

Il pontefice, considerata la protestazione del Mendoza, e maturato il negozio con li cardinali, s’avvidde esser ridotto ad un stretto passo, e che era molto contra la dignitá sua l’esser preso per parte e che contra lui si voltasse la contenzione; né esservi rimedio, se non con trovar strada di farsi neutrale e giudice tra quelli che approvavano la traslazione e che l’impugnavano. Per far questo era necessario declinare la protestazione, sí che paresse non contra lui fatta, ma inanzi lui contra li bolognesi; il che non potendosi fare con dissimulazione, risolvè d’imputare all’ambasciatore transgressione del mandato cesareo, giudicando che l’imperatore, vedendo la destrezza sua nel caricare l’ambasciatore per fuggir di rompere con la Maestá sua, dovesse imitarlo, e come se fosse stato protestato contra li bolognesi, proseguir, riconoscendo il papa per giudice. Per il che il mercore 1° febbraro, nel consistoro, fatto chiamare il Mendoza, diede la risposta molto prolissa, dicendo in sostanza che il protestare era cosa di cattivo esempio, usata da quelli che hanno scossa l’obedienzia o vacillano da quella; che duole a lui e al collegio de’ cardinali di quell’azione inaspettata, per l’amor paterno sempre portato a Cesare, e per esser fatta in tempo quando meno era aspettata, avendo fatto la guerra e avendo la vittoria contra li suoi nimici e della Chiesa, aiutato dalle genti pontificie, mantenute con immensa spesa: aiuti grandi e opportunissimi, che non meritavano dopo la vittoria un tal frutto, cioè che il fine della guerra fosse principio di protestar contra lui. Mitigava ben il suo dolore, perché l’ambasciatore aveva eccesso i termini del mandato cesareo, nel qual ha comandato ai suoi procuratori a Bologna che protestino alli legati, e a lui che in presenza del pontefice e de’ cardinali protestasse contra il concilio di Bologna, ma non contra il pontefice. Che Cesare aveva fatto ufficio di modesto prencipe, conoscendo

che il pontefice è unico e legittimo giudice nella causa della