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256 l'istoria del concilio di trento


a lui; ma non tutti, acciò non vi fosse apparenza di concilio; e con questi trattare, non venendo a risoluzione alcuna, senza avvisar prima a Roma e aspettar la risoluzione.

Si aggionsero doi altri accidenti di non minor considerazione, che spinsero il papa a parlar piú chiaro di concilio: uno, lontano sí, ma che importava la perdita d’un regno; l’altro, toccante una sola persona, ma di gran consequenza. In Scozia li nobili, che longamente avevano fatto la guerra per scacciar di quel regno li francesi e levar il governo di mano della regina reggente, e avevano incontrato sempre molte difficoltá per li potenti aiuti che il re di Francia suo genero li somministrava per mantener il regno alla moglie, finalmente, per liberarsi a fatto, si risolverono congiongersi con li anglesi ed eccitar il popolo contra la reggente. Per questo effetto aprirono la porta alla libertá della religione, alla quale il popolo era inclinato; col qual mezzo ridussero li francesi a molto ristretto, e la religione antica restò poco in prezzo. Di questo veniva attribuito la causa al papa, parendo al mondo che col concilio incominciato s’avessero fermati tutti li tumulti popolari. L’altro accidente era che il re di Boemia da molto tempo teneva qualche intelligenzia e pratica con li elettori e altri protestanti di Germania, e giá perciò fu anco in sospetto di Paulo IV, che non si potè contenere di non oppor all’imperatore, nel ragionamento privato che ebbe con Martino Gusmano ambasciatore suo, che avesse il figlio fautor dell’eresia. Continuando il medesimo sospetto nella corte anco dopo la morte di Paulo, il pontefice li fece dire per il conte d’Arco che, se non fosse vissuto cattolico, non l’averebbe confermato re dei romani, anzi l’averebbe privato d’ogni dominio. Con tutto ciò, dopo ancora era andato a Roma certo avviso che egli tratteneva un predicatore, spesso ascoltato da lui, il quale aveva introdotto la comunione del calice in diversi luochi, non però nella cittá; e il re medesimo si lasciava intendere di non poterla ricever altramente: nel che se ben non era passato all’esecuzione, nondimeno quelle parole davano al papa gran sospetto, massime che in quasi tutti i luochi di