Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/178

172 l'istoria del concilio di trento


libertá; e per ovviare al maggior pericolo, non potendo contrastare con turchi e austriaci insieme, elesse congiongersi con questi; con che, fatto contrappeso a’ turchi, teneva le cose in gran bilancia. Li austriaci conoscendo che col guadagnar questo prelato totalmente ottenevano la loro intenzione, oltra le altre cose che fecero a fine di restringerlo maggiormente nelli loro interessi, Ferdinando li promesse una pensione di ottanta mila scudi; e ottenne l’imperatore con grande instanza dal papa che lo creasse cardinale, e (cosa rare volte costumata) li mandasse il cappello e anco li concedesse di portar l’abito rosso, che non gli era lecito per esser monaco di san Basilio: cose che furono esequite in Roma nel mezzo di ottobre. Ma non essendo stata dal vescovo stimata questa apparenza di onore, né volendo anteporre li interessi austriaci a quei della sua patria, dalli ministri di Ferdinando fu alti 18 decembre proditoriamente e crudelmente trucidato, sotto pretesto che avesse intelligenza con turchi. Questo successo commosse maravigliosamente tutti li cardinali, che si reputano sacrosanti e inviolabili. Consideravano quanto importasse l’esempio che potesse esser ucciso un cardinale con finte calunnie, o ver anco per sospetti. E al papa, a cui da se medesimo dispiaceva l’istesso, aggionsero stimolo, mettendoli anco inanzi che quel cardinale era possessor d’un gran tesoro che aggiongeva ad un milione, e che quello doveva esser della camera, come di cardinale morto senza testamento. Per tutti questi rispetti il papa deputò cardinali sopra la cognizione dell’eccesso, e furono stimati incorsi nelle censure Ferdinando e tutti li suoi ministri di Transilvania; furono mandati commissari per far inquisizione a Vienna; e, per non tornar piú a parlare di questo, dirò qui anticipatamente che, raffreddandosi, come è di costume, li fervori, poiché non si poteva desfare quello che fatto era, per non metter a campo maggior moto, si processe con molta connivenza. E con tutto che fosse fatto il processo come a Ferdinando metteva conto, non si provò cosa alcuna delle apposte al defonto; e il pensiero di tirar la ereditá alla camera si mortificò, perché poco fu ritrovato