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libro quarto - capitolo v 161


ma che la Scrittura e pratica della Chiesa e concili e dottori, che si fondano in quella, siano giudici, è detto, quantunque con parole alquanto differenti; perché la pratica della Chiesa è chiamata sotto il nome di tradizione apostolica, e quando si dice «santi Padri» s’intende bene che si fondano nella Scrittura, perché essi non fanno altri fondamenti. Il terzo, di celebrar gli uffici nelle case loro, s’intende, purché lo facciano che non sia saputo, e senza scandolo. La proibizione che non sia fatta cosa in loro vituperio esser espressiva, quando si promette che non saranno in conto alcuno offesi. Però vedersi chiaro che per trovar querele e cavillare si lamentano senza causa; né essendovi speranza di contentarli, non restar altro se non darli il salvocondotto secondo la minuta formata, e lasciar al loro arbitrio il valersene o non usarlo. Il conte di Monteforte replicò niente potersi far piú in servizio della pubblica causa, quanto levarli li pretesti e cavilli, e mostrarli al mondo inescusabili: onde, poiché in sostanza non era differenza dalla minuta alla forma di Basilea, per serrarli la bocca si poteva copiar quella di parola in parola, mutati solo li nomi delle persone, luochi e tempi. Li presidenti, da una risposta sottile e tanto stretta commossi, si guardarono l’un l’altro; e il legato, preso immediate partito, rispose che tanto sarebbe stato riferito alli padri nella congregazione, e risoluto secondo la loro deliberazione. Raccomandarono poi li presidenti, ciascuno alli piú familiari suoi, la causa di Dio e della Chiesa: alli italiani e spagnoli dicevano che era una grand’ingiuria che dovessero seguir una mano di scismatici, che hanno incautamente parlato e contra la dottrina cristiana ubbligato a seguir la Scrittura sola. Ma a tutti in generale dicevano che sarebbe stata una grand’indignitá, quando la sinodo parlasse in modo che immediate nascesse una disputa inestricabile sopra; perché a vedere quali siano li dottori che fondano nella Scrittura, mai si sarebbe d’accordo: appartenere alla dignitá della sinodo parlar chiaro, e l’espressione fatta esser la vera dechiarazione del basiliense. E altre

tal persuasioni usarono, che quasi tutti vennero in risoluzione


Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino - ii 11